Favola della Buonanotte: Addio Pecore, Ciao Sogni!

Un'avventura onirica tra le nuvole e le stelle

Ti racconto la storia di una favola della buonanotte un po' diversa dal solito - per sostituire il classico conteggio delle pecore nel proprio rituale serale. Questa è la favola della buonanotte che si svolge nel magico regno dei sogni, dove i bei sogni continuano a fluire, anche quando pecorelle e numeri smettono di essere utili.

Il protagonista della favola

Nel cuore delle fitte foreste dormivano tre amici insieme: la lepre Cipiglio, il riccio Forbicione e l'uccello Panciotto. Tra loro, Panciotto aveva il dono della narrazione e, per questo, ogni sera, raccontava una favola della buonanotte ai suoi due amici in modo da far arrendere Morfeo e concludere con un lieto fine la loro giornata.

Il dilemma di Panciotto e il consiglio degli animali

Una sera, però, Panciotto era alle prese con un problema, in quanto tutte le sue favole della buonanotte erano state raccontate. Sul far della sera, il saggio albero Cipresso, sapendo del suo dilemma, convocò un'assemblea di animali del bosco per offrire un prezioso consiglio a Panciotto.

Il magico regno dei sogni: Addio Pecore, Ciao Sogni!

Cipresso raccontò di un regno incantato, oltre le nuvole e nella lontananza siderale, dove i sogni sereni trovavano la loro dimora e dove le pecorelevano il loro candido manto per le serate di luna piena. Il regno era sorretto dall'impareggiabile Re Sognatore, il supremo custode del tempo d'oro dei sogni. Nel regno, le pecore attraversavano i campi elisi serenamente sussurrando ai viaggiatori in visita: "Favola della buonanotte: Addio pecore, ciao sogni!"

Un viaggio tra nuvole e stelle

All'udire delle parole di Cipresso, Panciotto decise di intraprendere questo viaggio supra-celeste, spronato dal desiderio di prelevare la più affascinante favola della buonanotte per i suoi amici. Così, accompagnato dai suoi fidati amici, la lepre Cipiglio e il riccio Forbicione, Panciotto planò tra nuvole, pianeti e stelle, lasciando che fosse la suave brezza celestiale a condurli alla loro destinazione.

Il Re Sognatore e la scoperta della magia del regno incantato

Giunti infine al magico regno dei sogni, i tre amici vennero accolti dal Re Sognatore, il quale, intuendo il desiderio di Panciotto, donò loro l'essenza della favola della buonanotte "Addio Pecore, Ciao Sogni!" - una favola capace di cullare ogni dormiente senz'avere cancellare pecore. Così, il Re Sognatore concesse loro di bivaccare in quel maestoso regno per una nottata eccelsa - un soggiorno incantato tra sogno e arcano, dove ogni canto dell'upe fulvo spelava un ritornello paradisiaco: "Favola della buonanotte: addio pecore, ciao sogni!"

Il ritorno e la narrazione della nuova favola

Al risveglio del mattino ed il tramonto di un'era onirica, Panciotto e i suoi amici fece ammenda in volo al loro intrigo. Fatto ritorno alla foresta, Panciotto recitò con sontuosa malia la fabulosa storia di favola della buonanotte "Addio pecore, ciao sogni!" e, tal meraviglie di quel canto, tutti gli animali del bosco vennero a conoscerla ed ascoltarla, quali sorbissantemente colpiti dalla magia di un racconto senza parangoni - dove gli angeli musicati ed animati, nella loro galmour des'opum, scandivano un'affabile melodia: "Favola della buonanotte: addio pecore, ciao sogni!"

La magia di una favola della buonanotte

La storia della favola della buonanotte "Addio pecore, ciao sogni!" - trasmessa gelosamente ai quartieri più bisbigliati del pianeta – è divenuta la maestra di arte del dormir bene ed a braccetto di Morfeo. E, qualora perdersi nelle cerimonie di una favola della buonanotte dal fasciolo più illustre, presta orecchio a l'origine s'avvia d'un regno oltre le stelle e, d'armonica gioia, lasciati trasportare nel magico mondo sussurrato dalla voce di mille sogni: "Favola della buonanotte: Addio pecore, ciao sogni!"