Fiaba breve buonanotte: Sogni d'Oro con Questa Fiaba!
Il racconto inizia: un'avvincente fiaba breve buonanotte
Era una moltitudine di giorni che passavano così, indistintamente. Stremati dai faccendieri della quotidianità, la famiglia ambiva solamente a quella tranquillità del vespro, quando il crepuscolo avrebbe offerto loro quel tenue sollievo e un istante di riposo. Ed era proprio all'orlo di quel resto, lumeggiando nell'indaco della sera, che la magia suscitava.
La mamma, una creatura gentile e amorevole, aveva quella propensità ad intrecciare in versi fiabeschi quegli ultimi sprazzi di giorno, acciuffando i romiti dal chiarore del tramonto e destinandoli ai suoi bimbi. Quella sera, radunò la prole intorno a sé, sulla coperta di lana ai piedi del letto, e iniziò a narrare un'affascinante e misteriosa fiaba breve buonanotte.
Le magiche avventure di una fiaba breve buonanotte
Era in una terra iridescente, di quelle che brillano di meraviglie, che un giovane protagonista trovò il fantastico reame di Nottinfiltro. Luogo sommerso da un'aura mistica, dove i sogni di ogni individuo venivano raccolti per essere poi incastonati nel firmamento. La ragazzina timbrata da un'ardente curiosità, pose il piede in quel luogo temerario, ma allo stesso tempo tentatore.
Il villaggio di Nottinfiltro, dalle mura di cristallo e porte trapunte di perle, oltremodo adoravano quel periodo ove la scheggia del giorno ormai stava per spegnersi. La fiaba proseguiva raccontando che gli abitanti di quel paese bizzarro avevano l'obbligo di esaudire un sogno, con la peculiare condizione che dovesse essere eseguito tra le mura della cittadina e celato nel pregio dell'oscurità.
Toccava ormai il calar del sole e la giovane, invischiata nel fulcro di quell'incantesimo, volle trovare il suo sogno da esaudire. Fu proprio allora che sbucò un vecchio dalla folta barba e col capo abbronzato, il quale prese la fanciulla con sé nel tripudio di quello scintillante banchetto. La figura saggia rivelò poi alla piccola che in quella notte avrebbe potuto far avverare il suo più grande desiderio: quello di far danzare la sua bambola preferita, Evelina.
Il culmine della fiaba breve buonanotte: il desiderio esaudito
Senza esitare, la ragazza, col cuore traboccante di letizia e stupore, condusse Evelina all'interno del villaggio e, all'ombra di quell'autorità che ronzava tra le strade, fece volare la bambola in un'esibizione di danza tra i fuochi fatui. Era un prodigio, una meraviglia intrisa di nequizie e magia; il desiderio gongolava al ritmo dell'incanto che si propagava in quei vicoli e la piccola si sentiva ubriacarsi di quel fascino intinto nel torpore della notte.
Il sole docile si accendeva di rosso splendente, mentre l'edificio della luna e delle stelle si teneva nascosto dietro quell'orizzonte. La fiaba breve buonanotte volgeva al termine e col trascorrere degli istanti, Nottinfiltro stava per dileguarsi, consumando con sé il sogno compiuto e Evelina, che avrebbe poi riposato fin al prossimo capvespro.
Il risveglio dall'affascinante fiaba breve buonanotte
La mamma terminò la narrazione e i bimbi, col volto ridondante di meraviglia, la scrutavano con occhi pungenti di domande e titillare di speranza. Con un sospiro, la madre li ricoprì di baci e li esortò a pregustare quel valzer d'incanti che li attendeva tra le spire della notte.
Le stelle spuntavano timide nel cielo e i bambini, riusciti ormai a disfarsi della tela di fantasia, andarono dolcemente in letargo, avvolti in quei capricci di sogno e bramosia che li avrebbe portati lontano, solcando l'insondabile vastità del reame notturno con quella fiaba breve buonanotte.